LE MAGLIE OSCURE DELLA RETE

Guardare un video in cui una ragazza viene bullizzata sui social, fa riflettere su quanto l’uso irresponsabile della tecnologia possa trasformarsi in un'arma contro le persone. I social media possono essere un’opportunità, perché offrono piattaforme per esprimere i propri pareri, condividere le proprie emozioni e connettersi con persone di tutto il mondo. Allo stesso tempo, possono dar luogo ad atteggiamenti aggressivi come l’odio online, gli insulti, la diffusione di notizie false contenuti in un fenomeno più ampio e meglio conosciuto come cyberbullismo. I social, per i bulli, sono una vera e propria maschera dove rifugiarsi per non avere un contatto diretto con la vittima. Cos'è il cyberbullismo? Il cyberbullismo è la manifestazione in Rete di un fenomeno chiamato bullismo. Dopo aver visto un video di questo tipo, la riflessione più importante riguarda il ruolo di chi osserva: spesso chi assiste a episodi di cyberbullismo preferisce restare in silenzio per paura di essere preso di mira a sua volta. Ma il silenzio rafforza il potere dei bulli. È necessario, invece, intervenire segnalando i contenuti offensivi, sostenendo la vittima e diffondendo messaggi positivi per contrastare la cultura dell’odio online. Quest'ultimo è caratterizzato da azioni violente e intimidatorie esercitate da un bullo, o un gruppo di bulli, su una vittima. La ragazza del video, ha avuto troppa leggerezza nel condividere il video con un suo compagno senza riflettere sulle conseguenze come facciamo spesso noi ragazzi. E’ per questo che bisogna fermarsi a riflettere prima di condividere. La vittima, può arrivare a compiere gesti estremi come il suicidio perchè non riesce più a sopportare il peso di ciò che le hanno fatto. Ricordiamoci sempre che le parole sono “massi”, che se usate inopportunamente, possono ferire l’altra persona. "Le parole hanno conseguenze": ogni parola scritta o pronunciata può avere un impatto, piccolo o grande. Spesso chi offende online lo fa senza rendersi conto che dietro lo schermo c’è una persona reale che può soffrire a causa di quei commenti. Il cyberbullismo si nutre proprio di questa inconsapevolezza e superficialità. Spesso chi attacca sui social lo fa con leggerezza, senza rendersi conto che un commento, una presa in giro o una condivisione offensiva possono ferire profondamente chi li riceve.Come possiamo prevenirlo?Naturalmente, per prima cosa dobbiamo parlarne con adulti di fiducia così potranno indicarci come affrontare “il fiume in piena.”Se vediamo episodi di bullismo o cyberbullismo, dobbiamo parlare e non essere indifferenti davanti a queste vicende.Inoltre, avendo anche una rete di amici, potranno aiutarci a superare il problema supportandoci nei momenti più cupi dove il dolore affligge la nostra testa. Ciascuno di noi, come ci ricorda il “Manifesto della comunicazione non ostile", ha un ruolo nel rendere l’ambiente digitale più rispettoso e sicuro. Sta a noi scegliere se contribuire a una comunicazione positiva o se alimentare, anche involontariamente, il fenomeno del cyberbullismo.
VI LASCIO CON QUESTA FRASE DI HARVEY FIERSTEIN: "Non essere vittima di bullismo in silenzio. Non permettere che facciano di te una vittima. Non accettare la definizione di nessuno sulla tua vita, definisci te stesso".
NON RESTATE IN SILENZIO!!!
Marco Saccenti