I NOSTRI COMANDAMENTI

Sperimentate.
Questo è l'unico consiglio che mi sento di darvi.
Però, partiamo dall'inizio, mi presento, sono Ginevra, frequento la classe terza sezione C e sono stata per due anni di fila rappresentante di classe e rappresentante di istituto (si spera di fare tripletta quest'anno!).
Torniamo a noi, oggi è un giorno molto importante per voi ragazzi di prima, un giorno sicuramente pieno di emozioni, pieno di voglia di imparare e voglia di crescere: il primo giorno di secondaria di I grado.
Il mio me lo ricordo ancora come se fosse ieri, mi ero svegliata carica a molla, ero stata un'ora davanti allo specchio per trovare il modo di presentarmi in maniera "professionale" davanti ai prof e continuavo a ripetermi "Si dice prof. non maestra si dice prof non maestra SI DICE PROF E NON MAESTRA".
Quando arrivai davanti all'entrata tutte le ore passate allo specchio per il mio fantomatico discorso sparirono.
Un po' per la paura, un po' perché capii che non sarebbe servito a nulla cercare di mostrare una parte di me che nemmeno esiste.
Questo è quello che amo di questa scuola: la libertà che i professori ci lasciano per esprimere la nostra opinione, cosa che si fa molto nel nostro giornale Increscendo (di cui sono stata l'anno scorso vicedirettore) dove possiamo liberamente esprimere le nostre idee su qualsiasi argomento.
In questo giornale non mostriamo e non diciamo quello che la gente vuole sentire, ma esponiamo la nostra idea in maniera totalmente libera senza che nessun professore (in questo caso la prof Bergamaschi e il prof Sibra) cambino il nostro lavoro.
Nessuno di noi è perfetto, tutti abbiamo dei difetti, io in primis, e dobbiamo imparare anche se è molto fastidioso, a cercare di guardarci veramente allo specchio, a notare i nostri punti di forza e rassodarli ancora di più e notare quello su cui c'è da lavorare i punti di debolezza.
Questa scuola non cerca di nasconderle queste debolezze, non rimane indifferente ma ci lavora, facendoti porre delle domande e piano piano cercano di condurvi ad una risposta.
Una risposta personale, che varia da alunno ad alunno, una risposta che può riguardare il futuro o il presente o perché no, anche un fatto passato, e questa risposta mette molta paura, perché scoprire la verità e guardarsi veramente per quello che si è delle volte fa male ma porta ad una certezza maggiore e ti fa conoscere di più te stesso.
Non abbiate paura di sbagliare, non abbiate paura di sperimentare e soprattutto non abbiate paura di approcciarsi ai nuovi compagni, metà della mia classe non la conoscevo e all'inizio molti non mi stavano neanche tanto simpatici invece ora non ne posso fare a meno.
Cercate sempre di stare dalla parte di chi ha ragione, della vittima, della minoranza, cercate sempre di fare la differenza in classe, portate rispetto sia ai professori che ai compagni che a voi del futuro, che vi ringrazierà di essere stato attento durante le lezioni.
Non date mai nulla per scontato perché è una fortuna poter avere la possibilità di studiare, avere dei libri o semplicemente avere carta e penna e una persona specializzata che ti aiuta.
Non date per scontato le difficoltà dei vostri compagni, aiutateli sempre perché capiterà anche a voi un momento di difficoltà prima o poi, e sicuramente loro ci saranno per voi.
Ginevra Ravagna