ADULTI CREDIBILI CERCASI

Oggi il padre teme i figli. I figli si credono uguali al padre e non hanno né rispetto né stima per i genitori. Ciò che essi vogliono è essere liberi. Il professore ha paura degli allievi, gli allievi insultano i professori; i giovani esigono immediatamente il posto degli anziani; gli anziani, per non apparire retrogradi o dispotici, acconsentono a tale cedimento e, a coronamento di tutto, in nome della libertà e dell’uguaglianza, si reclama la libertà dei sessi”. Sembrerebbe, questa, un’acuta descrizione della condizione adolescenziale oggi, così come ci viene raccontata quasi quotidianamente dalle pagine di cronaca dei giornali e dalle TV. Il problema? E’ che questa citazione risale al 300 a.C. circa ed è attribuita a Platone.
Crediamo sia significativo questo accostamento. Ci aiuta a uscire da un certo allarmismo che costella i discorsi sugli adolescenti oggi, sul loro modo di essere, su quello che vogliono e cercano. Certo, il mondo attuale ha dei tratti specifici che lo contraddistinguono, che determinano fronti educativi propri dell’oggi che ieri non esistevano: pensiamo al tema del mondo digitale, dei social network, dell’accesso illimitato ad ogni tipo di contenuto a portata di mano.Cosa è realmente cambiato oggi rispetto a ieri? Forse è cambiato il mondo adulto: non nel suo porsi in modo critico nei confronti delle giovani generazioni, no, in questo è rimasto uguale ai tempi di Platone. E’ cambiato nella sua capacità di porsi come segno credibile di un futuro promettente.Di cosa hanno bisogno bambini e adolescenti? Per prima cosa di fiducia, della percezione, cioè, che c’è qualcuno che crede in loro, li sostiene nei loro desideri e slanci. Non ha già in mente cosa dovranno fare, quali scelte dovranno operare, ma li incoraggia. Secondo aspetto importante per un bambino e per un adolescente è comprendere il valore positivo del limite. C’è bisogno di adulti che, non a parole, ma con la vita, mostrino il senso positivo del limite. Mostrino, cioè, che il limite non è qualcosa di ineluttabile di cui bisogna farsi una ragione, non è il prezzo da pagare dell’esistenza; il limite è, invece, ciò che permette di raggiungere una vita più piena, più vera, più felice. Servono adulti capaci di porre l’accento non sulle regole, ma sulla bellezza del gioco che il rispetto delle regole rende possibile, non sulla fatica dell’allenamento, ma sulla soddisfazione di essere uno sportivo capace grazie ad esso, non sulla pesantezza dello studio, ma sulle prospettive di comprensione, di maggiori capacità e libertà che lo studio permette di guadagnare. Non servono prediche e grandi discorsi!Si dice che se c’è una cosa in cui gli adolescenti sono formidabili è capire chi hanno davanti, cosa vogliono da loro e, soprattutto, perché glielo chiedono. Dietro ciò che tu mi proponi c’è qualcosa che vale, c’è una vita possibile della quale tu per primo godi, o sono solo parole? Il mondo degli adulti, oggi, fa molta fatica a reggere questa domanda, e da qui nascono le fatiche educative nei confronti degli adolescenti. Cosa manca dunque nell’educazione dei ragazzi e degli adolescenti oggi? Non mancano strategie, spazi, occasioni, discorsi; mancano adulti credibili, che hanno scoperto un senso possibile dell’esistenza, accogliendo e non rifiutando il limite, e lo vivono in prima persona, diventandone testimoni. I ragazzi, dai tempi di Platone, sono sempre gli stessi, ma ciò che fa la differenza sono gli adulti che incontrano.
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Classe Quinta. Scuola Primaria di Rivarolo Mantovano