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L'INVOLUCRO OSTILE

Image by Olenka Kotyk

Come ti ho promesso, per farti capire tutti i tuoi sbagli scrivo un testo.

Ma non un testo qualunque, un testo che finirà sul giornale della scuola Increscendo, giornale che mi sta molto a cuore.

Scrivo questo testo per ripeterti ancora una volta di non aver paura del tuo fisico o del cibo che mangi, di smettere guardarti allo specchio col magone o di non venire con noi in piscina cercando di nasconderti sotto un telo pieno di insicurezze.

In Italia la situazione sta diventando molto grave soprattutto per noi donne, infatti l'ultima indagine del Ministero della Sanità riporta i seguenti drammatici dati: quasi quattro milioni di casi di DA (90% di sesso femminile) in Italia, di cui il 40% ha tra i 12 e i 17 anni, il 25% ne ha meno di 14, il 6% nemmeno 12, stimando un totale di 3.000 morti per disturbo alimentare nel 2022.

Ci rendiamo conto di quanti sono 3.000 morti?

Prova ad immaginarti un foglio gigantesco e su esso scrivere tutti i nomi delle persone morte di disturbi alimentari solo in Italia.

Ad esempio, un nome che sicuramente scriverei nel mio “foglio rosso” è di Emanuela Perinetti.

Morta il 30 novembre 2023, fu una delle donne più influenti nel mondo più amato da noi italiani, cioè quello del calcio.

È stata l'anoressia a portarla via, a 34 anni.

Un disturbo che, raccontano i medici, fa vedere la persona che ne soffre sovrappeso quando in realtà è magra, troppo magra. È una malattia che colpisce soprattutto gli adolescenti e li porta a smettere di mangiare o a mangiare pochissimo per paura di ingrassare.

 

Chi soffre di anoressia ha una visione distorta di sé stesso e non si rende conto di essere già molto magro. 

Rifiuta il cibo, si procura il vomito, prende lassativi o fa sport in maniera estrema. 

Dopo un po' il tuo corpo ne risente, fino ad andare più e più volte in ospedale, fino a morire.

Malattia che ti prende corpo e cervello, che ti massacra, ti rovina e ti uccide.

Una malattia carogna, perché come un parassita ti divora piano piano, va a step, dal meno al più grave.

Prima inizi a privarti della merenda, poi della colazione e di tutti i dolci, successivamente ti rifiuti di mangiare a cena e piano piano elimini anche il pranzo. Finendo a mangiare ogni giorno neanche la metà dei nutrienti che ti servono.

Le persone attorno a te non se ne accorgono quasi mai, perché il processo di dimagrimento non è immediato, ma lento e tragico.

Non riesco neanche un attimo a pensare come possano stare i parenti di un paziente che soffre di questo disturbo, tormentati da questa continua angoscia che da un momento all'altro tuo figlio possa andare via, o svenire per una mancanza di nutrimento o togliersi la vita...un’ansia devastante.

Quindi, per favore, smetti di odiarti e guardati con razionalità, parlane con adulti, psichiatri o persone care, prima che sia troppo tardi. 

 

Ginevra 

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