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L'UOMO CHE VERRÀ

NON PIETRE MA PIUME: LE PAROLE DELLE CANZONI SUL PODIO DI SANREMO
Le tre canzoni sul podio di questo Sanremo sono il manifesto di un nuovo maschile. Ci sono tre uomini che parlano di sentimenti usando un linguaggio emozionale e diretto, così vero che quando ascolti ciò che cantano non solo senti loro, ma senti anche il te stesso cantato da loro. Ci sono le emozioni dei padri e dei figli. Nei tre testi c’è la bellezza ma anche il dolore associati all’amare e all’essere amati. E poi c’è la consapevolezza di un’imperfezione che non è fragilità, ma è verità. Il sottotesto di questo podio è che non si diventa uomini rincorrendo il modello del “vero uomo”, ma lo si diventa essendo veri a se stessi. In un tempo in cui la musica ha messo la potenza distruttiva della “parola pietra” – quella che la scagli e ti colpisce per la violenza con cui ti arriva al cuore – sento che questo podio sanremese celebra la “parola piuma”. Sono canzoni con testi profondi e diretti, sentimentali ma non melensi. E mi piace anche guardare l’età di questi tre artisti. C’è un giovane adulto, da poco fuori dall’adolescenza. C’è un giovane uomo che sta consolidando la sua adultità. E poi c’è un uomo adulto che è diventato padre. Tre tempi della vita adulta che divengono tre passaggi evolutivi e trasformativi. (Alberto Pellai. Psicologo)
Ecco, forse questo è il vero primo grande passo verso una mascolinità che ammette i sentimenti, stiamo abbandonando il prototipo di uomo forte ma che non prova sentimenti: e questo l'arte di oggi ne è la prova.
Questo podio dimostra come non contino circostanze come l'età, il luogo di nascita o altro per rendere un uomo "duro" d'animo o delicato come una piuma, serve solo la volontà di prendere una strada o l'altra.
Sinceramente non condivido pienamente questo podio, se devo dirla tutta avrei preferito Giorgia lì sopra, ma vedendo i primi tre posti da questa prospettiva non posso che essere felice perché un nuovo "uomo" sta nascendo.
Alessandro MIcheloni
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