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IL CIBO DELL'ANIMA

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Renad Attallah è una giovane ragazza di 10 anni nata a Deir el-Balah, una città nella striscia di Gaza.Potrebbe sembrare una bambina qualsiasi, ma con la determinazione nel mandare avanti la sua passione per la cucina è diventata il volto della speranza di un popolo che sta patendo l’odio e la rabbia di due stati: la guerra israelo-palestinese.Attualmente la bambina dovrebbe frequentare la scuola elementare, ma per colpa di questo conflitto è obbligata a doversi spostare continuamente con sua madre e sua sorella.Infatti dal 7 ottobre 2023, data di inizio della guerra, Renad pubblica video dove cucina piatti comuni e tipici con le poche risorse alimentari che arrivano tramite i pacchi delle Nazioni Unite.Una passione che potremmo definire addirittura un talento proprio perché nei suoi contenuti social che arrivano ad una grande fetta di popolazione mondiale lei ha sempre un sorriso smagliante che trasmette la fede per la vita, una vita che sta diventando una proibizione per tutti gli abitanti di Gaza, però come dice lei al Washington post proprio i più giovani sono quelli che nonostante tutto stanno avendo fede nella riuscita della pace.“Anche oggi svegli senza caffeina”, “userò il latte in polvere anche se servirebbe quello liquido, ma qui non ce lo danno” queste sono alcune delle affermazioni più significative che fa nei suoi filmati, vere e proprie dimostrazioni della strage di valori che sta avvenendo nelle anime di tutte le vere vittime: i civili.Perchè d'altronde Renad è una semplice cittadina che si sta ritrovando sin dalla nascita, infatti da quando “vive” (se quella si potrebbe definire vita) lei sente le bombe e gli attacchi di soldati che neanche lei conosce a fondo, in effetti ad una tale tenera età il “nemico” e “l’alleato” diventano solo concetti osannati dai telegiornali e che si mischiano in continuazione.Nonostante ciò, soprattutto in una guerra, la tragicità disumana della sofferenza diventa la normalità e quindi un sorriso e un po’ di felicità ricoprono un ruolo di estrema utilità morale per la forza di un popolo, la determinazione del singolo che si trasforma nella luce di una comunità.Infatti la passione per la cucina è diventata per Renad una distrazione dal vento dell'odio dimostrando un piccolo soffio contagioso di speranza; un ritorno alla normalità che sembra ormai un lontano sogno che però esiste ancora nella mente della ragazza.Le sue attività multimediali, effettivamente, potrebbero essere definite una vera e propria protesta stile satyagraha dove la forza per andare avanti e invogliare le persone (attualmente circa 800’000 follower su Instagram) a sentirsi parte attiva e motori di pace parte dalla diffusione di amore e dimostrazione non violenta del disagio vissuto.Questa storia, che persevera nel presente e continuerà nel futuro fino alla fine della guerra, ci deve insegnare che il seme del futuro parte dall’amore per la vita come esperienza di propaganda positiva di speranza e unione: insomma, dobbiamo carpire da Renad di andare oltre la barriera ideologica e trovare le vere vittime, i civili che continuano ad avere fede in tutto ciò che la guerra non potrà mai distruggere, la forza e la luce dei popoli.

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Alessandro Micheloni

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