I SEGRETI DEL BOSCO

Lunedì 7 ottobre, alle ore 9, noi delle prime medie di Bozzolo siamo partiti con il pulmino per andare in gita ad Acquanegra, all’Oasi naturale "le Bine". Arrivati nel parcheggio Ciccio, una nostra guida, ci ha consegnato una bussola, una matita e un libretto dove abbiamo individuato i punti cardinali per orientarci; una volta entrati, subito abbiamo visto un nido di picchi e con Ciccio abbiamo annusato una pianta di noci e toccato un ricciolo della pianta chiamata comunemente zucca matta, a fianco all’Oasi scorre il fiume Oglio e, dopo averlo osservato ci siamo fermati per una piccola merenda. Qui abbiamo visto la sanguinina, chiamata anche "la pianta preferita degli insegnanti" perché una volta si utilizzavano i suoi rami elasticizzati per tenere a bada gli alunni.
Proseguendo il cammino, un albero caduto ci ha lasciati tutti un po’ increduli; era un albero caduto a causa del mal tempo ma ancora vivo perché le sue radici sono rimaste nel terreno. Arrivati alla cascina abbiamo pranzato tutti insieme al sacco e dopo un po' di gioco libero l’altra guida di nome Davide ci ha portato in laboratorio e mostrato dei video e foto di animali ripresi dalle fototrappole posizionate nel bosco. Sono stati ripresi un maschio di scoiattolo rosso, dei colombacci che sono simili ai piccioni con una macchia bianca sul collo, un fagiano femmina (di colore marroncino in modo da mimetizzarsi) e un maschio (dai colori più accesi per farsi notare dalle femmine). Abbiamo poi visto foto di una faina, di un tasso, di un istrice, di un picchio rosso e una tartaruga che stava cercando di tornare al fiume. C’era anche un capriolo e una mini lepre che, a differenza della lepre, quando è in pericolo rimane ferma. Una nutria roditore che viene dall’America, un lupo probabilmente femmina perché aveva la pancia gonfia, una volpe mentre catturava una lepre più grossa di lei; abbiamo poi visto un video di cosa fa la volpe dopo aver catturato la sua preda: la sotterra per tre giorni e se la mangia. In fine la guida Davide ci ha raccontato che le volpi soffrono di freddo, infatti un giorno lui e Ciccio hanno dimenticato la porta aperta e si sono accorti che la volpe era entrata in salotto perché hanno sentito un verso simile a quello del cane. Proseguendo la visita abbiamo visitato le arnie, cassette artificiali dove le api fanno il miele. Le api non sono gialle ma di varie tonalità del marrone e ne esistono varie specie. L’ape regina è la più importante dell’ alveare e in primavera depone più di 2000 uova al giorno, vivendo per circa 5anni,le api operaie hanno il compito di produrre il miele e vivono dai 2 ai 4 mesi, il fuco è l’ape maschio non ha il pungiglione e vive dai 2 ai 7 mesi. Alla fine della nostra giornata all’Oasi abbiamo salutato e ringraziato Ciccio e Davide e ho capito che grazie alle guide si imparano cose che nessuno ci avrebbe mai spiegato, mostrato e insegnato.
Mila Ronca