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UNA VITA IN FUMO

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Fumare fa male, lo sappiamo tutti. Eppure tante persone iniziano lo stesso, magari per sentirsi grandi o per essere accettati dagli amici. Ma cosa succede davvero quando il fumo diventa un'abitudine?

Con un po' di immaginazione, abbiamo intervistato Mario, un ragazzo che purtroppo non c'è più proprio a causa di questo problema. A

Attraverso le sue parole, ci racconta la sua storia e i suoi errori, sperando che possano servire da lezione a chi ancora può scegliere.

Buongiorno Mario perché hai iniziato a fumare?

Buongiorno anche a lei! Ho iniziato perché i miei amici mi hanno fatto provare e da lì è diventata una vera e propria dipendenza. Da quel giorno ho sempre fumato almeno 5 sigarette ogni 24 ore e questo, purtroppo, mi è costato la vita.

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Cosa hanno pensato i tuoi genitori quando l’hanno scoperto?

Non lo hanno saputo subito e non lo hanno scoperto da me! Sono venuti a saperlo da un mio caro amico, anche lui fumatore. Avevamo litigato e per farmi un dispetto aveva deciso di “fare lo snitch” con i miei. Io, per vendetta, gli ho restituito il torto svelando il suo segreto alla sua famiglia.

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Come hanno reagito?

Non ricordo nel dettaglio, ma sono sicuro che si sono arrabbiati molto! Credo che nel primo periodo mi avessero messo in castigo ma, essendo fumatori anche loro, non mi hanno punito per troppo tempo. Dopo qualche mese mi compravano tranquillamente le sigarette e i problemi sono rimasti alle spalle.

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Se tu potessi avere un’altra vita faresti ancora questo errore?

Non saprei, però penso che non lo rifarei. Se potessi darmi un consiglio mi direi di non fumare, anche a costo di non piacere agli altri. Vedere la faccia del mio migliore amico divertito che faceva i cerchi con il fumo e che scambiava le sigarette con gli amici mi sembrava la cosa più divertente del mondo ma, con il senno di poi, è stata la peggiore.

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Perché hai continuato?

Perché lo facevano tutti i miei amici e non volevo sentirmi escluso. È come una moda che tutti stanno seguendo, chi non segue il gruppo diventa un isolato, una persona sola. Spesso crediamo che avere degli “amici” sia più importante che la propria salute.

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Ti danno fastidio l'odore e il sapore del fumo?

All’inizio le avrei risposto di no, ma ora che ci penso è un odore molto forte e fastidioso: anche questo è un altro motivo per cui non consiglio di fumare. Alcuni miei ex amici si tappavano il naso al mio passaggio.

 

Cosa pensavi delle persone che fumavano prima di iniziare e cosa ne pensi ora?

All'inizio mi sembravano persone indipendenti, più grandi. Ora invece credo che fumare sia solo un modo per farsi del male senza rendersene conto. Chi fuma spesso sottovaluta i rischi e pensa di poter smettere quando vuole, ma non è così.

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Eri consapevole dei danni che il fumo poteva causare fin da subito oppure lo hai capito solo più tardi?

Sapevo che faceva male, ma non mi rendevo conto di quanto. Sentivo dire che poteva causare problemi ai polmoni, ma non immaginavo che potesse portarmi alla morte così presto. Solo quando ho iniziato a sentire difficoltà a respirare ho capito che era troppo tardi.

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Hai mai consigliato a qualcuno di fumare o, al contrario, di smettere?

Purtroppo sì, ho detto a un amico di provare perché tutti lo facevamo e non volevo sentirmi l'unico a essere dipendente. Ora mi rendo conto di quanto sia stato un pessimo consiglio. Avrei dovuto dirgli di non farlo, di non commettere il mio stesso errore.

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Com’è stato il momento in cui hai capito che il fumo ti stava portando alla morte?

Terribile. All'inizio non volevo crederci, pensavo che i dottori esagerassero. Poi ho iniziato a sentire il mio corpo cedere, la fatica a respirare, il cuore affaticato. È stata una sensazione di impotenza, perché ormai non potevo più cambiare le cose.

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Grazie per aver condiviso la tua storia con noi. Speriamo che possa essere utile a chi legge.

 

Grazie a voi. Spero che qualcuno capisca prima che sia troppo tardi.

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Abbiamo inventato la storia di Mario perché volevamo far riflettere

su quanto una scelta sbagliata possa cambiare per sempre la vita di una persona. Mentre scrivevamo ci siamo immedesimati in lui, provando a immaginare cosa avrebbe pensato nel rendersi conto troppo tardi delle conseguenze del fumo. Ci siamo chiesti quante persone, nella realtà, si trovino nella sua stessa situazione e abbiamo capito che spesso si inizia per gioco, senza davvero pensarci. Con questa intervista vogliamo dare voce a chi non può più parlare, sperando che chi legge possa scegliere in modo diverso, prima che sia troppo tardi.

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